venerdì 26 ottobre 2012

LOTUS...
                                                                                                                                                                                                        
Cina 2011 testo e foto

Non ricordo l'attimo in cui è successo,
attraverso questi profumi d'oriente,
lungo il percorso di fiumi eterni,
il mio amore forte e delicato,
ha preso forma di fiori di loto,
e tra queste placide acque
voglio per sempre lasciarmi cullare,
sognando i tuoi occhi dolci, 
e le tue mani ruvide, 
il mio amore per te durerà per sempre.

lunedì 22 ottobre 2012

SOLDI CON LE ALI


Ci sarà anche la crisi, ma io mi impegno a pieno per far girare l’economia. Lo deduco dal mio estratto conto, Rosso: come le guancie di un putto del Raffaello, il mantello del cardinale chanteclaire, il culo di un macaco.
Se dieci anni fa mi avessero chiesto come mi vedevo nel 2012, di sicuro non avrei saputo dire dove, ma che all’alba, ormai veramente prossima, dei 30 anni mi sarei ritrovato davvero con le tasche vuote, non l’avrei mai e poi mai pensato.
Certo, tutto ha un prezzo, la mia voglia di indipendenza, il mio altruismo, il mio egoismo, i miei viaggi, per i quali se mi guardo alle spalle, vale la pena aver speso tutto quello che è stato necessario, ma forse anche il superfluo, perché niente è superfluo. Vivere costa. Godersi gli amici costa. Crescere come persona costa. Ecco che quindi devo considerare tutto come un investimento che ho fatto su me stesso … anche se in questo mondo globale, tecnologico, infreddolito, varrò ancora qualcosa?
Ma poi, che rapporto c’è tra i soldi e la felicità…?

Secondo Aristotele

“La felicità include anche la soddisfazione dei bisogni e delle aspirazioni mondane. I felici devono possedere tutti e tre i tipi di beni: esterni, del corpo e quelli dell'anima.”

E se lo diceva Aristotele… non possiamo mica non crederci!

giovedì 18 ottobre 2012

PARLARE FA BENE 


Ho ascoltato per anni, molti anni, ed ultimamente ho cominciato a parlare. E parlare fa bene, fa bene perché gli atteggiamenti, le sensazioni, i pensieri, possono essere fraintesi o semplicemente non capiti. Fa bene, non perché porta sempre benessere, ma rende tutto più chiaro, e se come dice il piccolo principe

“l’essenziale è invisibile agli occhi, non si vede bene che col cuore”

Amore CINA agosto 2011


mi sento di poter aggiungere che le orecchie possono essere molto d’aiuto! E allora considerando che fra le tante cose che ci distinguono dagli animali, oltre al pollice opponibile, abbiamo anche il fantastico ed unico dono della parola, della ricchezza di linguaggio, della possibilità di usare un meraviglioso e florido vocabolario, perché non sfruttare tutto ciò? Aver ascoltato a lungo e continuare ad ascoltare è altrettanto importante, ovviamente, e le cose vanno di pari passo. Certo devo dire però che parlare fa bene quando si ha davanti una persona che capisce, comprende e ha voglia di prestare attenzione a quello che stai dicendo. Parlare da soli, parlare a un muro o a qualcuno che non ha la sensibilità necessaria per capire in effetti potrebbe essere solo un enorme spreco di fiato, ma infondo di fiato ne abbiamo abbastanza anche perché venga sprecato.

Quando poi ad ascoltare c’è una persona speciale allora è ancora più bello. Quando hai per amico qualcuno che riesce a dare la priorità al tuo benessere, allora, puoi ritenerti una persona fortunata!   
E tu ci sei riuscita ed io.. non posso fare a meno di commuovermi...

martedì 16 ottobre 2012

IL MALESSERE DI STAGIONE


Sono a casa da 4 giorni, influenzato, con alti e bassi. Oggi comincia ad andar meglio, ma che noia.
Non mi piace stare a casa ammalato. Non mi piace stare a casa in generale. Ho sempre troppo tempo per pensare.. e pensare … e quello che è un malessere fisico non può che sconfinare in un malessere psicofisico. Quando penso troppo solitamente mi chiudo a riccio e mi spaventa quasi l’idea di guarire, come se dovessi ripartire, riaccendere i motori e ci vuole un po’ prima che tutto si scaldi. Quando esco di casa mi sento spaesato, mi sembra di non uscire da mesi, come se ci fosse qualcosa di totalmente nuovo da affrontare… di solito questa sensazione dura solo qualche ora e poi passa, ne sono consapevole, ma ogni volta non posso fare a meno di provarla.



Ora è giunto il momento di svegliarmi … forza Robs… un bel respiro e ancora una volta.. si può!

giovedì 11 ottobre 2012

IL RITARDO 

Oggi sono arrivato in ritardo al lavoro... well..not a big deal… però sono proprio fuso!

Ieri sera, a letto, mi è caduto il telefono, che ovviamento si è aperto in 4… cover a sinistra.. batteria a destra… relativo turpiloquio… Una volta riassemblato ho dovuto reimpostare la solita data e ora come ogni volta che si toglie la batteria. Ho puntato la sveglia, che poi non è proprio una sveglia, non per me quantomeno, è piuttosto un segnale che mi dice, ok caro.. ora ti puoi alzare dal letto.. e si perché è raro che sia il suono dell’allarme a svegliarmi. Il mio orologio interno solitamente mi fa sempre aprire gli occhi prima… alle volte anche troppo prima. Quindi punto la sveglia, alle 7.22, come tutte le mattine. Non facendo nulla appena sveglio, riesco ad alzarmi dal letto anche 10 minuti prima di uscire effettivamente di casa.. una tecnica fantozziana miglioratasi nel corso degli anni..

Ok, voglio fare una piccola divagazione sugli orari delle mie sveglie.. ancora me li ricordo.. alle superiori per 5 anni la mia sveglia ha suonato alle 6.21 non mi piacciono le ore piene, le solite stupide fisse… ma ormai è una abitudine! All’università invece sveglia tutti i giorni alle 6.56.. e già tutti i giorni.. perché io non sono mica stato uno di quegli studenti che quando non hanno lezione la mattina se ne stanno a letto… figuriamoci, troppa grazia! E no… il mio regime militare prevedeva la stessa sveglia tutti i giorni.. e fuori di casa alle 7.10.. tutti i giorni! Sul dottorato devo dire che, vivendo già per i fatti miei, la sveglia era un po’ più altalenante.. ma si alternava, a seconda degli impegni e dell’ora tarda alla quale andavo a dormire, tra le 7.16 e le 7.32… Le 7.22 sono un buon piazzamento dopo tutto! Ma sarà così ancora per poco…

Divagazione terminata. Sta di fatto che questa mattina, come sempre, sveglio prima dell’allarme mi giravo nel letto e rigiravo pensando alle solite cose… sognando un po' ad occhi aperti.. finchè senti mia zia che esclama: Mi stavo dimenticando la pastiglia delle otto!!! .. le otto?!?!?! Guardo il telefono e segnava le 7.00… mmmm forse mia zia si è sbagliata… o forse… noooooooo ho sbagliato a impostare l’orario la sera prima! Nemmeno la soddisfazione di poter dire di aver dormito più del solito… mi sono solo rigirato nel letto più del solito…
E all’alba delle dieci.. che questa giornata di lavoro abbia inizio!

mercoledì 10 ottobre 2012

MAL COMUNE MEZZO GAUDIO?  

Beh, ci sono detti popolari che sono proprio veri, è indiscutibile.


Ma che un mal comune sia un mezzo gaudio?? E no! Non ci ho mai creduto e più passa il tempo più mi convinco che non sia così. Mal comune… peggio per tutti! Ecco come dovrebbe essere il detto… Tutto ciò non nasce a caso ma mi riferisco ad un generale clima di insoddisfazione ed incertezza sul proprio futuro che non solo mi appartiene, ma che ritrovo in molte, forse troppe, persone che frequento abitualmente e che ho vicino di questi tempi. Ma qual è la causa di questo malessere? Questo mondo che sembra serbare per noi miriadi di promesse e possibilità di scelta dovrebbe rendere tutto più facile, sembra invece rendere tutto più difficile, per chi, come me, non sa cosa vuole e non sa dove e come ricercare il proprio benessere. Il lavoro non va bene, la vita sentimentale non va bene, ci sono i problemi familiari, i problemi economici, gli amici si diradano, le passioni affievoliscono.. ma tutto ciò è forse un normale evolversi della vita e lo stiamo scoprendo ora sulle nostre pellacce? Oppure c’è veramente qualcosa in noi che non va, qualcosa sulla quale bisogna lavorare? Per fortuna che riesco a godere e gioire delle piccole cose che la vita quotidiana mi riserva; un bel tramonto, una risata sguaiata, un ottimo pasto e l’abbraccio di qualcuno. Per fortuna che questi dettagli rendono tutto speciale, e speriamo che siano davvero queste le cose importanti! E allora ragazzi non demoralizziamoci e concentriamoci su questi momenti, queste sfumature e che sia un gaudio per tutti!!!